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al testo di Carlo Rossi
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La tua bocca sa di pesca
La tua bocca sa di pesca Incoraggia ad apprendere Raccogli le mie ossa e accarezzi Questo corpo così assetato e stanco Forse non arriverà fino all’acqua del mare Nel viaggio della speranza qualche volta accade Che ci troviamo da soli Ed allora tu sei come il giardiniere Apri la porta del giardino e fai sbocciare Mille rose E mi dai ancora un cartello di benvenuto E la tua bocca di pesca S’illumina d’amore Come il pianista sull’oceano di ghiaccio Fondi le durezze del cuore E ci imbarchiamo ancora insieme Su questo piroscafo da anni incagliato Non ho soldi e vivo alla giornata Giardiniere, io non sono un ladro di fiori Io stesso sono una rosa Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
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